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Dalle Valli del Natisone

La ricetta della gubana

a cura di
Paola Musarra

Roma, dicembre 2011

   "Dovete sapere che ogni volta che faccio assaggiare alle amiche e agli amici di Roma questo squisito dolce tipico delle Valli del Natisone si scatenano applausi e richieste della "ricetta".

   "Perciò mi sono decisa e ho chiesto a Margherita Trusnach il permesso di ispirarmi per la ricetta al bellissimo calendario da lei curato, pubblicato nel 2009 dal Circolo Rečan - Comune di Grimacco (con il sostegno della Provincia di Udine).

   "Margherita mi ha permesso di riprodurre la ricetta della gubana, che leggerete nella traduzione di Gianni Tomasetig, il mio compagno, nato proprio nel Comune di Grimacco.

   "Penso che Margherita si sia fatta le più pazze risate tra sè e sè immaginandomi alle prese con i mille ingredienti della gubana...

Margherita Trusgnach foto: P.Musarra

   "Tranquilla, Margherita: io mi limiterò a degustare ciò che produrranno le ben più esperte (e spericolate) amicizie romane!"

Paola

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Gubana Casalinga

   Per l'impasto:
Mezzo chilo di farina, 3 uova, sale, un limone grattugiato, un po' di latte, 70 gr di lievito, un paio di cucchiai d'olio, 50 gr di burro, 100 gr di zucchero.

   Per il ripieno:
250 gr di noci, 100 gr di amaretti, 30 gr di pinoli, un po' di burro, un bicchierino di grappa, 200 gr di zucchero, 100 gr di uvetta.

Luciana Mateužova
Luciana Mateužova

   Per preparare l'impasto dobbiamo sciogliere il lievito nel latte tiepido, in cui avremo sciolto un cucchiaio di zucchero.
Prendiamo una zuppiera e sbattiamo le uova e lo zucchero con una presa di sale e il limone grattugiato.
Setacciamo e disponiamo la farina sul tavolo e al centro versiamo le uova sbattute. Mescoliamo tutto per bene e un po' alla volta aggiungiamo il lievito, l'olio e il burro che prima avremo sciolto. Se necessario, aggiungiamo ancora un po' di farina (l'impasto deve rimanere morbido). Quando abbiamo ben lavorato l'impasto, lo copriamo e lo lasciamo lievitare.

le armi del mestiere

   Per fare il ripieno, maciniamo le noci e gli amaretti, mettiamo l'uvetta a mollo nella grappa e abbrustoliamo i pinoli nel burro.
Mescoliamo tutto e assaggiamo e eventualmente aggiungiamo grappa e/o zucchero.

   Quando l'impasto è ben lievitato, lo stendiamo col mattarello in una sfoglia non troppo sottile (un cm e mezzo) e vi disponiamo sopra il ripieno aggiungendo qualche pezzettino di burro; arrotoliamo il tutto [la parola "gubana" deriva dal verbo gubiti che vuol dire "arrotolare"] e, se saremo stati brave/i, può darsi che già al primo tentativo venga fuori qualcosa che somiglia a una gubana...

   Imburriamo una teglia e infariniamola; disponiamo la gubana nella teglia e copriamola affinché lieviti ancora una volta.
Riscaldiamo il forno a 170° e cuociamo la gubana per un'ora buona.
Una volta tolta dal forno spalmiamola con la chiara d'uovo sbattuta e cospargiamola di zucchero.

   "Ma lo sentite il profumo?



mise en page:
Paola Musarra

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