L.Cappanera, Compianto per Beslan part.
"Je pense à toi, Narcisse..."
Passata l'onda delle celebrazioni pasoliniane, MeDea ne prolunga sommessamente l'eco, prima che l'oblío ne risommerga il ricordo, come è avvenuto per tante altre morti dimenticate.
A Pier Paolo Pasolini, morto trent'anni fa nella notte fra il primo e il due novembre del 1975, voglio dedicare un omaggio intrecciato.
Si intrecciano le mani e le voci di Loretta Cappanera, Lucia Gazzino, Andrea Zuccolo, Massimo Malipiero, cari amici che incontro ogni estate tra Udine e Cividale; alla loro voce si aggiunge quella del poeta statunitense Jack Hirschman.
E si intrecciano le lingue: italiano, inglese, friulano.
Proverò a dipanare per voi questa intricata matassa mentre guardo nella mia casa di Roma due testimonianze tangibili, due "cose" che vengono dal Friuli (una, in realtà, da molto più lontano).
La prima è un'opera di Loretta Cappanera. E' un fascicolo sottile, ma molto grande: più di cinquanta centimetri per settanta. Lo "strato" esterno è in cartoncino grigio scuro, con in basso il nome dell'artista. Il secondo strato è lattiginoso, semitrasparente. E' grigio chiaro, e in un grigio leggermente più scuro appare una poesia friulana di Pier Paolo, tratta dalla raccolta di Einaudi La nuova gioventù. E' la rievocazione di una danza quasi panica (danzano le montagne e i fili d'erba...) suscitata dal sospiro divino: "Al à suspiràt! Diu al à suspirat!". Ultimo strato, una grafica dalle raffinate tonalità verde spento, rosso mattone.
La seconda "cosa" è invece assai piccola: è un libriccino (quattordici centimetri per ventuno). Sulla copertina c'è un intenso ritratto di Pasolini disegnato da Massimo Malipiero, che maneggia altrettanto bene la spada (rievocando e interpretando antichi duelli) e i pennelli.
Le pagine sono bianco latte, con minuscole inclusioni colorate, una pioggerellina delicatissima che picchietta i teneri versi friulani nei quali Pasolini rievoca la sua giovinezza, la terra perduta, l'impossibile ritorno.
Il librino è stampato negli Stati Uniti (CC. Marimbo, PO Box 933, Berkeley, CA 94701) in una collezione di traduzioni (dal francese, dal sardo, dal creolo, dall'italiano, e ora anche dal friulano) curata da Jack Hirschman, che ha scritto anche l'Introduzione.
La traduzione in inglese che accompagna il testo friulano è di Lucia Gazzino. E questo non dovrebbe sorprenderci. Ci voleva un cuore di poeta, ci voleva un cuore friulano, ci voleva un cuore di donna - diciamolo - per tradurre questi versi. E a tutte queste qualità Lucia aggiunge la sua competenza nella lingua inglese...
Ma andiamo avanti con gli intrecci. Jack Hirschman è un caro amico di Loretta Cappanera e Andrea Zuccolo: qui si intrecciano letture poetiche, grafiche raffinate e libri d'arte. Ricordo una sera memorabile a Topolò con Agneta Falk e Jack Hirschman che recitavano le loro poesie in inglese e Andrea che ne interpretava la versione italiana.
Andrea è attore e scrittore: Jack ha curato la traduzione inglese del suo "Corale per oche" (una sera, a Topolò...) nella stessa collezione pubblicata da Marimbo.
Nella sua Introduzione Hirschman rievoca il primo incontro con Lucia in una serata di letture poetiche al centro culturale Pabitele di Udine. Lucia leggeva in italiano le poesie di Agneta Falk. Da quell'incontro è nato il libretto sui canti friulani di Pasolini, ai quali Lucia rende omaggio anche in un bell'articolo pubblicato sul numero di giugno 2005 della rivista "Icaro", supplemento a "Infonòpoli".
Anch'io ho voluto "intrecciarmi": ho scelto, per la mise en page di questo file, un particolare tratto dal Compianto per Beslan di Loretta Cappanera, un'opera esposta in febbraio a San Vito al Tagliamento, nell'Antico Ospedale dei Battuti. E lì, una sera, Jack Hirschman...
L.Cappanera, Compianto per Beslan
Basta, la matassa è dipanata (o quasi). Ancora una volta voci che vengono da lontano si incontrano: sembravano cercarsi, e si sono ritrovate. E' proprio vero che "la relazione viene prima, precede...".
Concludo con una piccola poesia friulana di Pasolini, con la traduzione in inglese di Lucia. Per chi non frequenta né il friulano né l'inglese, c'è anche una mia traduzione in italiano.
Il Nini Muart - The Dead Child - Il bambino morto
Sera imbarlumida, tal fossàl
a cres l'aga, na fèmina plena
a ciamina pal ciamp
Jo ti recuardi, Narcis, ti vévis il colòur
da la sera, quand li ciampanis
a súnin di muàrt.
Pier Paolo Pasolini
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Luminous evening, the ditch-water rises, a pregnant woman walks in a field. I remember you, Narcissus, with your look of evening, when the bells death-knell.
trad. Lucia Gazzino |
Sera barluminosa, nel fossato cresce l'acqua, una donna pregna va per il campo. Io ti ricordo, Narciso, tu avevi il color della sera, quando le campane suonano a morto.
trad. Paola Musarra |
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