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Tracce

Il ginocchio sbucciato

di
Paola Musarra


Scena I

Quando d'estate vado nelle Valli
del Natisone
lo sguardo trasparente degli amici
fa rifiorire tutte le speranze
di giovinezza.
Tornerò torneremo...

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Scena II

Se mi tuffo nel mare di Maremma
la rete d'oro imprigiona la sabbia
mentre il corpo s'invetria nell'azzurro
che scolpisce e rinnova.

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Scena III

L'estate va verso la fine. Esplode
qua e là un presagio del tempo autunnale.
C'è una foresta dove si riposa
e s'infosca il colore sulla gola
del pettirosso, proprio là nel cuore
del Casentino.

il pettirossoil pettirosso

Là è bello con amici vecchi e nuovi
esercitare il pensiero vivente.
Mani sguardi parole s'intrecciano
mentre dendritiche radici tessono
il loro imprevedibile cammino.

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Epilogo

Ritorno a Roma. Gli oggetti di sempre
mi accolgono perplessi: "Chi è questa?"
Ma il ginocchio sbucciato è un talismano,
una macchia di Rorschach, che consulto
ogni mattina, vivo promemoria

di un sangue che non ristagna.


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testo e mise en page: 
pmusarra

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