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Notte all'Ospedale
Il kimono

di
Paola Musarra


Roma, luglio 2014

Nella stanza a tre letti la donna grossa del letto di mezzo si divincola selvaggiamente, vuole scavalcare le sponde e buttarsi giù, urla con voce possente e disumana. Ordina ("fammi scendere subitoooo!"), supplica (AIUTOOOOO! AIUTATEMIIII!"), minaccia ("io ti denuncio! denuncio tutti!"), promette assurde ricompense ("se mi dai le pantofole ti dò cinquanta euro... cento... DUECENTO!"). Così deve aver sempre fatto nella sua vita autoritaria.

L'infermiera del turno di notte ha tentato a lungo di farla ragionare parlare pregare cantare... Poi, con decisione energica e improvvisa ("forza, prendete le vostre cose, vi porto via!"), ha trasferito in una stanza diversa le altre due degenti disperate per assicurar loro almeno qualche ora di sonno.

Ora l'ossessa è sola, urla da sola nella stanza vuota. Fuori della porta la giovanissima badante sudamericana che è venuta a "farle la notte" si raggomitola impotente nell'unica sedia a disposizione e cerca di dormire.

Nel vasto corridoio dall'alto piovono sciabolate di luce. Lungo i muri ci sono le barelle con gli uomini che non hanno trovato posto nelle stanze. Un braccio piegato sugli occhi nasconde in parte un volto devastato, C'è chi rivela nel sonno duramente conquistato un amaro abbandono.

Laggiù in fondo c'è la porta del bagno delle donne. Ma ecco, la porta si apre.

Una figuretta graziosa avanza a piccoli passi nel corridoio. I capelli sono raccolti in cima alla testa in un elegante chignon. Il corpo sottile è avvolto interamente in un kimono azzurro a disegni bianchi.

Che cosa ci fa qui una musmè dai gesti misurati e composti? Avanza piano, il volto è in penombra, la luce degli alti finestroni rivela a tratti il color mogano dei capelli e il delicato ricamo del kimono: due uccelli - o forse sono draghi, il tetto di una pagoda, una cascata di fiori.

- Che bel kimono, signora!

Si sofferma appena, china la testa compiaciuta:

- Me lo ha portato mio figlio dal Giappone!

Poi continua la sua marcia a passettini verso il suo letto.



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