Ferruccio ha raccolto nel 2006 alcune sue poesie (Lo studiolo dipinto, Mobydick, Faenza).
Per ricordare il compagno di antiche e gioiose avventure intellettuali, cito dal suo Postscriptum (p.71) due soli versi, che forse sobriamente sanno parlare di lui:
"... Morì con le sue storie, autarchico per scelta..."
(continua)

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