Per una volta, fatemi parlare con tenerezza della mia città. ![]() "Questa non è una guida", affermano nella Premessa, "per meglio dire è una guida arbitraria e parziale per luoghi di Roma a noi familiari e che un bel giorno ci sono apparsi 'ammirabili'...". Su MeDea vi ho parlato molte volte dei componenti del Circolo Bateson e del loro girovagare tra natura e cultura. Questa volta le due autrici, grazie alla loro amicizia "complementare" (cosa rara) ci offrono sulla città un doppio sguardo che unisce, secondo il desiderio di Bateson, rigore (prevalentemente Rosalba) e immaginazione (prevalentemente Laura). ![]() Laura Scarino Ma soprattutto, come nota Giuseppe O. Longo nella sua finissima e affettuosa Prefazione, ci offrono un senso molto batesoniano di "integrazione sistemica", insegnandoci a godere anche della presenza di animali e piante: storni che disegnano nei cieli romani l'alternarsi delle stagioni, permettendoci di trarne auspici come gli antichi àuguri, "floridi esemplari" di gatti romani, lucertole curiose, pappagalli verdi ormai di casa a Roma (il pappagallo della copertina nell'originale elaborazione grafica di Rita Proietti accompagna tutto il libro sotto forma di puzzle); ci sono piante secolari che - se non c'è molta gente nei paraggi - si possono abbracciare, piante commestibili (i capperi!), piante che, come la plus belle fille du monde, ci regalano generosamente tutte le loro grazie. ![]() Rosalba Conserva Ma la vera originalità di questo libro sta nei "Consigli in sintonia" e nelle "Appendici" che accompagnano le diverse passeggiate. Gli insoliti luoghi descritti evocano musiche (Mozart, Strauss, Olivier Messiaën e - perché no? - Renato Zero [e aggiungerei "Un senso" di Vasco, grazie]), letture (Chatwin, Balzac, Voltaire - ma anche Roald Dahl), film ("Smoke", "Il raggio verde", "Questi fantasmi"...) e (qui viene il bello!) ricette, con il contributo di amici e parenti. A voi che sapete cucinare suggerisco la "Ricetta del pollo scappato di casa" (p.25). Io, insieme alle "merende arcaiche" che sono alla mia portata, mi lancio ogni tanto nell'insalata di arance e finocchi (p.38), nella quale ho introdotto la variante capperi (rigorosamente siciliani e sotto sale), al posto delle olive che non sempre ho in casa. Insomma, tutto il libro è saporito e condito di abbondante ironia, ma soprattutto, come nota Pino Longo, è pieno di un "affetto per il lettore che fa di romammirabile un Baedeker familiare, anzi materno, traboccante di una sollecitudine per il benessere del corpo e dello spirito che fa star bene." Per concludere, vorrei proporvi un uso dinamico di romammirabile, che ne prolungherà la vita all'infinito. Comprate una macchina fotografica usa-e-getta (9 euro dal tabaccaio - questo è un mio suggerimento personale), portate con voi la persona amata (se ne avete una), gli amici più cari (se ne avete), i bambini (se ne avete) purché siano "non più alti dei cespugli". ![]() ... non più alti dei cespugli... Oppure semplicemente scegliete come compagno prediletto il vostro corpo che normalmente vi trascinate dietro e che da tempo si annoia, sbuffa e scalpita per la vita stravolta che gli imponete: percorsi ripetitivi, sguardo rivolto all'interno (ma lo sapete dov'è il Nord, dove nasce e tramonta il sole?), orecchie stordite dagli artefatti tecnologici (pur preziosi, ma ci sono i rumori e le voci della città da interpretare), piedi inconsapevoli e maltrattati (lo sapete o no che qui ci sono salite e discese, sette colli e più...? Ci vogliono scarpe da ginnastica, certo - aggiungerei i sabots), naso otturato e insensibile (da quanto tempo non stropicciate una foglia di alloro, di salvia o di mentuccia?)... Bene, supponiamo che abbiate selezionato la giusta compagnia. E poi? E poi... vi invito ad esplorare la città come in una gigantesca Caccia al Tesoro (il premio sarà un gelatino o una pastarella), seguendo le precise indicazioni di Laura e Rosalba: "... Dirigetevi con cuore fermo verso... salite agilmente sull'aiuola,,, rispettate gli attraversamenti pedonali, non fate i furbi!... andate nei prati e nei giardini... prendete il vostro tempo... cercate le piantine cresciute nei tronchi degli alberi... Mignonne, allons voir si la rose... andateci la mattina presto quando le rose profumano di più... ". E seguendo il Montale dei "Limoni" evocato nel testo, e nella Prefazione da Pino Longo, (qui vi servirà, come è servita a me, la modesta macchinetta usa-e-getta) vi potrà capitare di vedere in ogni ombra umana che si allontana
qualche disturbata Divinità ![]() |
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paola musarra