Roma, aprile 2013
Introduzione
Care lettrici e cari lettori, già dall'aprile del 2005 sono presenti su MeDea testi su Gregory Bateson e sulle iniziative culturali promosse dal Circolo Bateson (seminari, vacanze studio, gruppi di lettura... se volete saperne di più, consultate il sito del Circolo). Nei mesi scorsi sono apparsi sul nostro sito due interventi sul tema degli "oggetti", un tema maturato e discusso all'interno del gruppo di lettura di quest'anno: Bateson, gli oggetti e noi e L'oggetto è mobile.
Va detto che in anni recenti l'interesse per Bateson e i suoi scritti (magistralmente tradotti per Adelphi da Giuseppe O. Longo) è andato progressivamente aumentando: non mancano i coraggiosi e le coraggiose che vogliono cimentarsi con la lettura delle sue opere... magari in gruppo, per non scoraggiarsi!
Difficoltà
Ma sono dunque così difficili i testi batesoniani?
Precisiamo: sto parlando dei testi teorici di Bateson scritti da lui, non di quelli composti insieme alla figlia Mary Catherine, che tende sempre a riordinarli e riorganizzarli razionalmente.
Dunque, nei suoi testi DOC (Denominazione d'Origine Controllata), il caro Gregory non sempre segue una logica lineare, anzi, preferisce addentrarsi nei mille sentieri del suo mondo complesso e, proprio nel momento in cui decide di "sistemare" quello che sta dicendo con titoli (che spesso non corrispondono al contenuto dei capitoli), sottotitoli, titolini, elenchi che si diramano in sottoelenchi, glossarietti con improbabili definizioni... insomma, ci complica la vita in modo (quasi) insopportabile. Un esempio di questo tipo è il saggio "Le categorie logiche dell'apprendimento e della comunicazione", in Verso un'ecologia della mente, Adelphi, Milano 2000 - da ora in poi VEM -, pp. 324-356. Nel saggio Bateson si propone di definire la scienza della mente stabilendo un ordine (si fa per dire) dei diversi livelli di apprendimento.
Avete presenti gli "scambi" sui binari? Nel testo sono disseminate delle spie linguistiche ("tuttavia", grosso modo", "credo che", "ma", "più o meno"...) che attivano deviazioni: se le trascurate, rischiate di trovarvi su un binario morto...
Come non pensare, affrontando i suoi "elenchi" a) b) c) ecc., all'Emporio celestial de conocimientos benévolos citato da Borges e ripreso da Foucault, nel quale i maialini da latte stanno tranquillamente accanto alle sirene? Certo, abbiamo capito quello che dice Borges: è arbitrario qualsiasi tentativo di classificare l'universo, per il semplice motivo che non sappiamo che cos'è... Chissà se Bateson avrebbe sottoscritto questa frase!
Ma non divaghiamo. Dovendo presentare proprio questo saggio al gruppo di lettura, insieme al dottor Claudio Arfuso, anestesista, coordinatore del gruppo e caro amico, confortata dalla presenza del medico ho avuto l'idea di ispirarmi a quei foglietti che accompagnano i medicinali, i "bugiardini", per comporre un piccolo Vademecum da fornire ad aspiranti lettori e lettrici (stampatelo e conservatelo, potreste aver bisogno di rileggerlo...). Siete pronti?
MEGABATESON 33 mg (o 33 pagine, se preferite)
Principio attivo: fermenti intellettuali
Precauzioni d'uso
Prima di prendere MEGABATESON 33 mg consultate il medico se siete allergici al principio attivo o alla lettura ad alta voce praticata in gruppo.
Effetti collaterali
- molto frequenti: pianti prolungati, nausea, capogiri
- sporadici: acquisto biglietto treno/aereo per destinazione ignota
- rari: perdita di identità (il che potrebbe anche essere un bene...)
Pronto Soccorso
Se avete deciso di assumere il medicinale (sotto stretto controllo medico) munitevi di una cassetta di Pronto Soccorso, contenente:
- alcuni torroncini morbidi al cioccolato contro la depressione;
- una plausibile ricostruzione del "contesto", cioè degli eventi che possono aver in qualche modo orientato la stesura del saggio: la seconda guerra mondiale, le Macy Conferences (se non sapete che cosa sono - e anche se lo sapete - cercate il saggio di Lorenzo Polli sul sito del Circolo), il fallimento di due matrimoni e il successo del terzo, polpi e delfini...;
- Il saggio "Stile, grazia e informazione nell'arte primitiva" (VEM 166-192) per tranquillizzarvi sapendo che l'arte (e la follía) fanno parte delle potenzialità umane e che un artista può e sa creare cortocircuiti tra i vari livelli logici (ne riparleremo).
Modalità di somministrazione
- Cercate di cogliere l'ironia sotterranea che permea gli scritti di Bateson (non tutti ci riescono);
- chiedetevi ad ogni passo: "Ma dove va a parare?". Come Gesù nei Vangeli con quelli che gli stanno antipatici, Bateson non risponde mai a tono, quindi la domanda non avrà risposta, ma vi farà sentire intelligenti. Approfittate di questo attimo di lucidità, per chiedervi: "Ma con chi ce l'ha?". Avrete maggior successo: ce l'ha con psicologi, psichiatri, scienziati del comportamento, antropologi, magnifici rettori...
- non sgomentatevi quando arrivate al capitoletto finale. Dopo che, combattendo con i titoli dei capitoli, vi siete ammazzati per cercare di disporre ordinatamente i livelli dei tipi logici in una scala semplice, da apprendimento zero, a apprendimento tre, con frecce unidirezionali, Bateson scompiglia tutto ipotizzando andirivieni fra classi non contigue, fra classi di tipo logico diverso... come avviene nella vita di tutti i giorni (vedi il folle e il poeta del punto 3, Pronto Soccorso).
Mangiate un torroncino morbido (tanto a livello di apprendimento 3 non ci arriverete mai) e partite...
... Alla ricerca del principio attivo (fermenti intellettuali)
Per trarre benefici da questa sconcertante medicina,
- potete estrarre dal testo piccoli brandelli che si riferiscono a qualcosa che credete di aver capito, da citare con noncuranza (sarete molto apprezzati). Esempio: "Sai, non c'era nessun segna-contesto" oppure "Guarda che stai commettendo un errore di tipo logico" oppure "Ho capito, siamo sempre a livello di apprendimento zero" o ancora "Questo è un pesce non guadagnato!";
- potete aumentare la dose e mettervi seriamente al lavoro per aver ragione di questo testo, per domarlo come si farebbe con un puledro riottoso;
- potete invece abbandonarvi alle sinuosità del testo (allargando semmai il panorama con altri testi d'appoggio) cercando di seguire il "farsi" progressivo del pensiero di Bateson che, sempre per il timore di perdere quella visione complessiva che tanto gli è cara, procede a volte allargando le sue spire, altre volte avvolgendosi su se stesso, come un serpentone;
- potete infine (ve lo consiglio...) alternare queste tre modalità, secondo i vostri stati d'animo del momento, purché il "principio" resti sempre "attivo" e il piacere della lettura resti intatto...