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Storie di pipistrelli 1

"Blasoni e orfanelli"
di
Paola Musarra



Nelle Valli - foto P.Musarra
Nelle Valli del Natisone
foto: P.Musarra
gennaio 2012

Quando d'estate vado a trascorrere qualche giorno con il mio compagno nelle Valli del Natisone (dove lui è nato), mi rallegro molto se, sul far della sera, l'aria si riempie di voli spezzati. Sono i vespertiliones (è questa l'etimologia), i pipistrelli, che fanno grandi scorpacciate di zanzare (arrivano a mangiarne fino a 2-3000 per notte!).

Il pipistrello, diciamolo, non ha una buona fama qui da noi: viene associato ai vampiri, al buio, alla paura dei topi... "Vanno nei capelli..."

Sono tutte sciocchezze: pensate che esiste un programma europeo (BAT) per l'eliminazione, diciamo così, ecologica (cioè non radicale e definitiva!) degli insetti fastidiosi mediante l'installazione di BAT BOX, di "casette per pipistrelli".

Lavagnetta a Cividale

Ecco, l'estate scorsa ho visto questa lavagnetta appesa sulla porta di un negozio di Cividale del Friuli. Non avevo dubbi per gli scoiattoli, ma i rospi e i pipistrelli? Come si fa a "convincerli" a entrare nelle casette?

Sono entrata nel negozio per chiederlo, e mi sono sentita rispondere con grande sicurezza: "Ci vanno, ci vanno...".

Tornata a Roma, approfittando del fatto che questo è l'anno del pipistrello (finisce a giugno), non ho resistito alla tentazione di coinvolgere gli amici del Circolo Bateson, anzi: del Circolo BATeson, per non parlare del Circo BAT&son...

Forse non sapete che i Bateson hanno uno stemma gentilizio pipistrellesco, assegnato il 22 giugno del 1809 a Richard Bateson, ricco mercante di Liverpool (traggo la notizia e l'immagine che segue da David Lipset, Gregory Bateson - The Legacy of a Scientist, Beacon Press, Boston 1982).

lo stemma dei Bateson

Dai batesoniani miei amici sono venuti fuori ricordi personali, osservazioni naturalistiche, interessanti notazioni di un sinologo (sì, in Cina il pipistrello è sinonimo di fortuna e felicità...) per non parlare di una iniziativa chiamata BAT-WINE, o se preferite WINE-BAT! Di questo vi parlerò più diffusamente nelle puntate successive.

Mi importa invece adesso segnalarvi una piacevolissima coincidenza: proprio mentre stavo riflettendo a come BAT-organizzare tutto il materiale sui pipistrelli, ho ricevuto una telefonata da Marco D'Amico.

Marco è un giornalista e uno scrittore amante della natura. Ha girato tutto il mondo lavorando come documentarista ed è il direttore responsabile del sito di Licia Colò Animali e animali. E soprattutto (per me!) Marco è stato mio alunno tanti anni fa; vi posso assicurare che sin da giovanissimo aveva contratto il virus del viaggiatore...

Insieme ad Alessandra Tommasini, una delle maggiori esperte di chirotteri in Italia, ha creato, con la regia di Paolo Laici, un delizioso documentario scientifico: Storia di un orfano di pipistrello.

la copertina del disco

Il protagonista è Divo, un piccolo pipistrello albolimbato che è stato seguito da Alessandra dal momento in cui è caduto dal "nido" fino ai primi voli e alla libertà. L'allattamento è stato attuato con una tecnica innovativa, applicata per la prima volta nel nostro paese: il piccolo succhia un "ciuccio", il che rende più facile lo svezzamento...

Per saperne di più, andate a vedere il sito www.pipistrellus.it.

Sapete quanto è grande un pipistrello appena nato? Più o meno come la prima falange del vostro indice. E non dimenticate che il pipistrello è un MAMMIFERO. Partorisce. Non fa le uova.

Se poi volete sapere che cosa si prova ad essere un pipistrello, cercate Thomas Nagel su Google, seguendo il suggerimento di un altro Marco, batesoniano doc, assiduo frequentatore del "gruppo di lettura"...

Se invece volete ascoltare Marco D'Amico... per continuare



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