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Attraversando le frontiere: quasi un editoriale


di
Paola Musarra


Introduzione

Quest'anno mi ha accompagnato in vacanza il libro di Pilar Godayol di cui ci ha parlato recentemente Annarita Taronna.

Spazi di frontiera, di Pilar Godayol

E' un libro che induce a riflettere sugli spazi di frontiera, sulle donne che traducono lingue e culture diverse, lasciandosi consapevolmente "attraversare", facendosi ponte e crocevia per nuovi stimolanti incontri, promovendo il mestizaje, il meticciato simbolo di ardite mescolanze.

Non si tratta di far cadere, banalmente perché solo idealmente o episodicamente, qualche barriera, né di proporre precari, temporanei ed illusori "incontri con l'Altro".

Si tratta invece, molto più profondamente, (Anna Rosa ed io ci stiamo provando da mesi con il nostro lavoro sull'Albania) di operare continui - e a volte dolorosi - attraversamenti interiori, proprio là dove si ergono barriere di cui siamo consapevoli o inconsapevoli.

E di barriere ce ne sono tante.

Nelle Valli del Natisone

Ricordate Terra di donne?

Ogni estate con il mio compagno torno nelle Valli del Natisone, a Cividale, a Udine, e ritrovo e incontro donne che è bello "raccontare" e che a volte sanno anche "raccontarsi".

Da Cividale e da Udine due donne artiste (Loretta Cappanera e Lucia Gazzino) raccontano a MeDea coraggiosamente il loro amoroso-difficile incontro con i materiali, i mezzi, i saperi artigianali che consentono all'opera di prendere forma, mostrandoci quanto sia perforabile nei due sensi la barriera tra l'ispirazione impalpabile dell'artista e le competenze tecnico-tecnologiche necessarie per sostanziarla.

Ma c'è un'altra barriera da superare, dura e terribile, quella che si erge tra il silenzio e la denuncia, tra la sofferenza impotente e la consapevolezza dei propri diritti; Patrizia Genova ha contribuito a creare uno Sportello Donna ti ascolto a Remanzacco, in provincia di Udine.

Quest'anno Margherita - foto B.Floresnelle Valli ho conosciuto Margherita Trusgnach, che lotta da anni con la sua associazione, i Rečan, contro antichi e nuovi pregiudizi che pesano sulla lingua slovena. Margherita, che organizza molti eventi culturali, ci propone un testo con una poesia-canzone, che parla di donne e di libertà e ci fa assaporare tutta la forza e la dolcezza di questa bella lingua di frontiera.

DalleMichela - foto P.Musarra colonne del settimanale "Novi Matajur" (il Matajur è una montagna di 1641 metri che segna per un tratto il confine tra l'Italia e la Slovenia) Michela Predan ci racconta quante frontiere, reali e mentali, ha dovuto attraversare per riportare nelle Valli del Natisone le straordinarie sculture in ferro di un grande artista minatore, Marco Predan, emigrato in Belgio.

Donatella Ruttar anima da anni con Moreno Miorelli la Postaja Topolove, punto di incontro internazionale di numerosi artisti che si ritrovano ogni estate a Topolò, simbolo del confine nell'estremo nord-est d'Italia.

Dal 25 al 30 agosto di quest'anno Donatella Donatella - foto Novi Matajurha presentato la "Postaja Topolove" all'Accademia Estiva Internazionale di Cultura Popolare, importante appuntamento culturale che si svolge da sei anni in Austria. Quest'anno la manifestazione si è svolta presso il castello di Krastowitz. Il tema del convegno era: "Regioni vicine" (Austria, Slovenia, Nordest italiano).

E le lingue si incontrano anche in un sito di poeti animato da Lucia Gazzino e dall'Arlêf: è un sito di frontiera, un sito appena nato... MeDea gli da' il benvenuto!

il simbolo dell'Arlêf

Al mare

Cambiamo scenario. Il mare di San Vincenzo, la maremma, le colline. Luoghi a me cari sin dalla prima giovinezza. Un incontro imprevisto: in una serata musicale per un gruppo ristretto di amici, Sabina Manetti canta la libertà con originali variazioni sulle canzoni che abbiamo amato e amiamo: i Beatles, Sting, Lou Reed, les Négresses Vertes...

Per sapere chi è Sabina, andate a vedere il bel sito (la grafica è di una donna!) Patch World, che parla del suo coro "etnico" sperimentale.

Sabina accosta ninne nanne africane a canti dei nativi d'America, a "raga" indiani... In questa estate di spazi di confine, la sua voce abbatte tutte le frontiere.

E poi?

E poi, per non prendersi troppo sul serio, dalla redazione (anzi: da la redazzione) romana, c'è Fernanda!

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mise en page: 
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