Roma, giugno 2014
Nell'estate del 2013 ho pubblicato su MeDea Stupidi o liberi?. Mi soffermavo in particolare sull'influenza esercitata dalla Rete sulla nostra mente o, se preferite, sul funzionamento del nostro cervello.
E' trascorso un anno e i volumi sul rapporto mente/Rete si sono moltiplicati.
Mi sono divertita a disporre alcuni di questi libri in due schieramenti contrapposti, in base ai titoli "strillati" in copertina (i riferimenti bibliografici completi li troverete in fondo a questo articolo).
Da una parte passeggia nervosamente Raffaele Simone con Presi nella rete sotto il braccio. Va a raggiungere Nicholas Carr, che subito gli chiede: "Internet ci rende stupidi?" Poi entrambi a gran voce chiamano Manfred Spitzer, che arriva di corsa pronto a spiegare minuziosamente e autorevolmente (è uno psichiatra!) come la nuova tecnologia ci rende stupidi, arrivando addirittura a diagnosticare forme di demenza digitale...
Nello schieramento opposto troviamo Gianni Riotta che si chiede (e ci chiede): "Il web ci rende liberi?" Corre a rassicurarlo Howard Rheingold, che gli spiega con dovizia di particolari perché la rete ci rende intelligenti, mentre Marc Prensky parla di mente aumentata e illustra il percorso che va dai nativi digitali alla saggezza digitale...
E tra i due schieramenti, in una specie di terra di nessuno, che cosa, o meglio, chi troviamo?
C'è ad esempio la voce autorevole di Stefano Rodotà, che ci interpella: sappiamo davvero quali sono i diritti e i vincoli del mondo nella rete?
Mentre cerchiamo affannosamente di aggiornarci, scopriamo un piccolo libretto seminascosto in una grotta che si propone di educare alle nuove tecnologie... E' la caverna digitale di Roberto Gris.
Oh, finalmente uno strumento interessante per chi educa: genitori, insegnanti, operatori culturali...
Ascoltiamo Gris:
E' necessario ricordare che la fase più autentica dell'interattività si realizza nel mondo-della-vita, nella condivisione e nella comunicazione tra esseri in carne e ossa, nella scuola o al ristorante (...). Per non ridursi ad essere cavernicoli digitali che rispondono meccanicamente a stimoli audiovisivi ricordiamoci quindi che siamo molto più nativi teatrali che nativi digitali. Infatti, in fin dei conti, siamo dei nativi teatrali che comunicano tra loro condividendo il mondo, i nostri mondi simbolici e le nostre visioni del mondo. (p.121)
Ma come utilizzare in ambito didattico-pedagogico le nuove tecnologie? Gris suggerisce di "narrarle" partendo dalla propria esperienza, usandole come supporto tecnico-narrativo: raccontare le nuove tecnologie attraverso le nuove tecnologie (...), trasformare in attività espressive e narrative personali le proprie esperienze (che altrimenti rimangono freddamente "tecniche") e, possibilmente, condividendo tali narrazioni in contesti educativi, in comunità di pratiche, in intersoggettività informali.
Queste considerazioni vanno di pari passo con alcune confidenze che ho ricevuto recentemente da amici e amiche che ancora insegnano (io sono in pensione da tempo): la (ri)scoperta del piacere di "stare in classe" e comunicare con alunne e alunni senza l'intermediazione di artefatti tecnologici, ma con il proprio corpo "teatralmente" presente, con le diecimila antenne che ogni insegnante attiva quando "guarda" e "vede" la propria classe...
Concludo con un invito a leggere attentamente anche i libri che sembrano più nettamente schierati pro o contro la Rete, troverete anche buon senso e ottimi consigli.
Sentite Rheingold: L'apprendimento comincia con il fare attenzione agli altri. Fate sapere ai vostri figli che siete attenti a loro. Mettete giù lo smartphone e guardateli quando si rivolgono a voi. (p.354)
E se volete sapere cosa ci riserva il futuro, tuffatevi tra le onde e/o particelle nel nuovo libro di Giuseppe O. Longo: Bit Bang!
Libri citati
- Nicholas Carr, Internet ci rende stupidi? - Come la Rete sta cambiando il nostro cervello, Raffaello Cortina Editore, Milano 2011
- Raffaele Simone, Presi nella rete - La mente ai tempi del web, Garzanti, Milano 2012
- Gianni Riotta, Il web ci rende liberi? - Politica e vita quotidiana nel mondo digitale, Einaudi, Torino 2013
- Marc Prensky, La mente aumentata - Dai nativi digitali alla saggezza digitale, Erickson, Trento 2013
- Howard Rheingold, Perché la rete ci rende intelligenti, Raffaello Cortina Editore, Milano 2013
- Manfred Spitzer, Demenza digitale - Come la nuova tecnologia ci rende stupidi, Garzanti, Milano 2013
- Giuseppe O. Longo, Andrea Vaccaro, Bit Bang - La nascita della filosofia digitale Apogeo-Maggioli 2013
- Stefano Rodotà, Il mondo nella rete - Quali i diritti, quali i vincoli, Laterza, Roma-Bari 2014
- Roberto Gris, La caverna digitale - Educare alle nuove tecnologie, Erickson, Trento 2014
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