Vorrei parlare un po' con voi del tempo, di questo tempo presente veloce, del tempo che sarà sempre futuro, ma anche del tempo che crediamo concluso solo perché lo abbiamo relegato in vecchi album e in vecchi calendari.
E' sempre più difficile tenere insieme tutti questi tempi.
Si moltiplicano convegni, mostre e pubblicazioni su tempo, memoria, oblío, identità: voci allarmate e nostalgiche, voci entusiaste e proiettate verso un avvenire che è già dell'altro ieri. C'è anche un sito interattivo di filosofia che come primo argomento sul quale (far) meditare ha scelto proprio il tempo...
E MeDea?
L'aggiornamento di questo mese ci offre lo sguardo fresco di Caterina, che si tuffa come un pesciolino nelle rapide del presente pensando al suo avvenire.
Caterina aveva già scritto su MeDea, il che mi permette di sottolineare una dimensione diacronica resa esplicita, una evoluzione nel tempo che mi sembra molto importante.
Ma non è tutto. Il movimento diacronico è già all'interno della sincronia: Caterina sa perfettamente - la sua esperienza passata glielo ha insegnato - che i semi del futuro vanno piantati adesso, e vuole "tenere insieme" i tempi della sua vita, senza farsi travolgere, con la massima lucidità possibile.
Anch'io vorrei tenere insieme i tempi della mia vita, anch'io vorrei lottare, sincronicamente e diacronicamente, contro il vento del tempo.