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Parigi - Roma: appunti di viaggio

testi, immagini e elaborazione immagini:
Paola Musarra

versione francese

1. Le città

Mi piace guardare le città quando non si sentono guardate, quando si addormentano o si svegliano con gli occhi gonfi e il trucco sfatto.

Ci sono città come Napoli, Roma, Marsiglia, che non nascondono la loro vita impura, che ostentano miseria e cicatrici in una perpetua sfida.

Ce ne sono altre come Vienna, Parma, Nizza, che respingono i loro vergognosi segreti e li nascondono nei quartieri periferici o nelle ore vuote della notte.
Mi ricordo una donna ben vestita, ubriaca fradicia, stesa a pancia sotto su un marciapiede della periferia viennese, con la sua borsetta bianca posata lì accanto, e una vecchia signora molto per bene che frugava in un cassonetto davanti al Karl Marx-Hof.

A Parma, in Borgo 20 marzo, una rissa di una violenza inaudita opponeva a mezzanotte due bandedi adolescenti, proprio davanti ai negozi di una raffinata eleganza inglese.

E non dimentico la penombra sospetta di quel lurido sottopassaggio puzzolente a Nizza, che riservava le sue mortali esalazioni a chi imprudentemente vi si avventurava, risparmiando le signore col barboncino che passeggiavano in alto, in pieno sole.


E Parigi?Parigi è un'altra cosa...