5. Da una scrittura all'altra
testi, immagini e elaborazione immagini:
Paola Musarra
| Mi sto dirigendo verso Piazza della Repubblica, a Roma, nel sole di luglio. L'appuntamento con Mariarosa è alle ore 18, ai tavolini di un famoso caffè, sotto la galleria che collega via Vittorio Emanuele Orlando con via Torino. Là, saremo al riparo dal traffico e dal caldo. Lungo il (breve) percorso che separa la mia casa dal caffè ripenso a un altro percorso, molto più rischioso: quello che ha accompagnato le Infoperline dallo schermo alla carta.
Di solito, si trasferiscono in Rete cose scritte su carta, con tutti i problemi che questo passaggio comporta. Ma quando si trattò di compiere il percorso inverso, cioè di trasferire da MeDea (per la quale erano nate) al quaderno cartaceo queste cose leggere, impalpabili, fui colta da un senso di sgomento. Trafitte da uno spillone come farfalle, inchiodate al grigiore della carta, sarebbero sopravvissute queste "impressioni" (penso alla pittura, alla fotografia), queste lievissime farfalle colorate, abituate a fluttuare nei vasti spazi del Web? Finì bene: i tempi furono rispettati, le Infoperline superarono la prova decisiva della "lettura su carta". Ma finì bene grazie a due persone: l'Editore Enzo Colamartini, che volle scegliere personalmente la copertina ("Sa, Signora, ci vogliono colori delicati, è come prendere in braccio una bambina..."), e Mariarosa, che mi incoraggiò moltissimo con una semplice frase: "Sì, se si comincia a leggere... viene voglia di continuare."
E adesso che sono passati alcuni mesi, ho voglia di rivedere Mariarosa, di dedicarle un'Infoperlina. |
