MeDea

Aspettando il simbionte

testo e immagini di Paola Musarra



Tra Padova e Venezia inseguo tracce di MeDee per intrecciare alle loro orme le mie. Ma a Mestre c'è "Opera Totale".

Venerdì 27 novembre 1998 ore 14,30.

Emi ed io arriviamo in anticipo a Mestre: abbiamo il tempo di mangiare le seppioline prima di raggiungere il teatro Toniolo.
Sul palcoscenico, un intrico di fili collega computer, tastiere, casse, macchine per catturare il gesto e la voce, un leggío sonoro sensibile al tatto.
Su uno schermo, bianco contro un velario scuro, sfilano immagini e parole.


Venerdì 27 ore 18,30.

La prima giornata di Opera Totale si è conclusa da pochi minuti.
Sul palcoscenico i tecnici cominciano a smontare le complesse apparecchiature e a montarne altre, per domani.
Emi voleva intervistare per MeDea Maria Grazia Mattei, ma è in ritardo, deve tornare a Padova, mi chiede: "Vuoi farlo tu?"
Sotto lo sguardo attento di Giuseppe O. Longo, che sembra incuriosito, mi presenta a Maria Grazia e schizza fuori, lasciandomi in balía di una dose massiccia di complesse sinestesie.

Con Giuseppe O. Longo
Complesse sinestesie

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