"E cento trappole..." Scrittura in rete
testi e immagini di Paola Musarra
A quali artifici seduzioni trappole
bisognerà mai ricorrere
per attirare e mantenere
l'attenzione di chi legge
sullo schermo di un computer?
Per rispondere a questa domanda
senza cadere in contraddizione
con il contenuto del mio articolo
pubblicato su Info@perla '97,
vi propongo due versioni:
Sarei lieta se, dopo aver visto le due versioni,
mi inviaste la vostra opinione.
"E cento trappole..." Scrittura in rete
di Paola Musarra
(Il Barbiere di Siviglia, aria di Rosina, Atto I, Scena IV)
- A quali artifici seduzioni trappole bisogna ricorrere per attirare e mantenere l'attenzione di chi legge sullo schermo di un computer?
- Per evitare discorsi generici introduco ulteriori precisazioni:
- mi riferisco alla lettura di un testo "scritto", cioè di parole strutturate logicamente che costruiscono un significato da interpretare;
- tra gli artifici seduzioni trappole possiamo includere, certo, anche ciò che ci offre la multimedialità (colori, immagini, animazioni, suoni...); qui vorrei tuttavia parlare soprattutto degli elementi di attrazione specifici del "testo" (contenuti, lunghezza, disposizione e stili tipografici...).
- Degli aspetti didattico-pedagogico-linguistici del dialogo con il computer mi occupo altrove (nota 1).
- Qui con voi vorrei affrontare il problema della scrittura (e lettura) ipertestuale che il diffondersi delle reti sempre più ci richiede.
- Lo schermo è piccolo. Fare clic su una parola significa aprire un'altra pagina "dentro", "dietro" la prima.
- Anche in questa seconda pagina faremo clic, per aprire altre finestre o pagine video, teoricamente all'infinito.
- Questo sfogliar pagine dentro/dietro richiede rapidità (il collegamento costa!), attenzione (lettura concentrata), memoria (per non perdere il filo) e... coraggio (per immergersi oltre). Si instaurano meccanismi psicologicamente molto diversi da quelli che si attivano sfogliando pigramente un libro.
- E allora?
- Allora dobbiamo re-imparare a leggere e a scrivere sullo schermo.
- Uno schermo che frammenta (necessariamente), attrae e distrae. Uno schermo che a volte ci fa dimenticare che cosa c'era all'inizio, perché ci siamo persi in una strada secondaria...
- In qualsiasi forma di interazione (orale o scritta) si esercita (o si subisce) un potere o comunque si "agisce su" ( o si è agiti) (nota 2).
- Il primo potere di chi comunica è quello di attrarre l'attenzione su di sé, su quello che dice o scrive. Se abbiamo qualcosa di veramente importante da dire dobbiamo incatenare l'attenzione di chi legge o ascolta secondo i meccanismi specifici del mezzo che utilizziamo.
- Il primo potere di un lettore è quello che gli consente di capire in che modo è "agito", in che cosa consiste la seduzione di un testo.
- Ecco, per esempio, perché state continuando a leggere? Forse perché ancora non avete capito dove voglio andare a parare, c'è curiosità, un po' di irritazione, diciamo una "tensione": vi sto attirando in una trappola, vi sto coinvolgendo, sentite che prima o poi toccherà a voi, sentite che c'è un filo del discorso che vi porta... dove?
- Facciamo una piccola pausa. E andiamo a rileggere la domanda iniziale:
A quali artifici seduzioni ecc. ... sullo schermo di un computer?
- Bene.
- Qui non siamo sullo schermo di un computer. Siamo su un "supporto cartaceo" (nota 3)..
- Avete letto fin qui un testo scritto su carta.
- Adesso tocca a voi comunicare.
- Provate a rispondere alle seguenti domande:
- Sareste in grado di dire esattamente quali parole o frasi hanno rilanciato la vostra attenzione durante la lettura? E quali forme? (disposizione in paragrafi, caratteri, virgolette...).
- Se doveste trascrivere per lo schermo questa breve nota, come la disporreste? (escludiamo naturalmente la possibilità di trascriverla tale e quale...
- Secondo voi che cosa volevo "ottenere" con questa mia comunicazione? Da quali parole o frasi l'avete capito?
Rispondete a questa provocazione.
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Note
- A Milano Convegno LEND 16-18 ottobre 1997, a Roma Convegno Do.Ri.F. 24-25 ottobre 1997. (torna al testo)
- Cfr. E Arcaini, "Tension discursive et analyse linguistique" in Studi Italiani di Linguistica Teorica e Applicata, V, 1976,3; P.Musarra,
"De la dominance à la négociation par la sé:duction: les modalités 'agir sur' dans la relation triadique professeur-ordinateur-élève" (comunicazione per il Convegno Do.Ri.F. cit.). (torna al testo)
- Va be', non siamo su carta in questo momento, ma lo stile è quello del documento cartaceo! (torna al testo)