Albanesi in Italia![]() |
![]() Alla ribalta |
1. TV e Radio Cominciamo (e perché no?) con gli Albanesi Kledi (sempre più fluido) ed Elsa Lila (ho fatto il tifo per lei) al Festival di San Remo. Volete qualcosa di più serio? Vi accontento subito. Che ne dite di Radio Tre Mondo? Il 28 febbraio 2007 c'è stato un interessante servizio sull'Albania. Un rapido flash sulle radio albanesi, da Radio Tirana a Top Albania, poi si parla del sindaco socialista di Tirana Edi Rama, un architetto appena rieletto che gode di grande popolarità nella capitale: è stato lui a "dare il colore" alla città. ![]() foto: A.R.Iraldo Tra gli ospiti della trasmissione: Sabri Godo, Presidente dell'Associazione Generale del Partito Repubblicano, il gesuita Gianfranco Iacuzzi (Padre Jack per gli amici) e il sociologo Rando Devole, che ben conoscete. Dove va l'Albania? A destra? A sinistra? La destra vince nelle zone rurali, afferma Sabri Godo, la sinistra nelle grandi città: con il proporzionale la destra vincerà, ma probabilmente Berisha dovrà fare un rimpasto. Destra e sinistra? Stiamo attenti a queste semplificazioni, ci mette in guardia Rando Devole: siamo in presenza piuttosto di un centro-destra e di una "sinistra" che ha fatto molte liberalizzazioni... Il paese è in via di stabilizzazione, ma ci sono ancora molti problemi aperti: un'economia che stenta a decollare, una forte migrazione interna verso le città. "Sono preoccupato. Tirana è per pochi!", incalza il gesuita. C'è ancora molta disorganizzazione, ci sono gravi problemi con l'energia elettrica, l'acqua, le fognature, gli ospedali... soprattutto nei piccoli centri, in montagna. Per non parlare della corruzione: sono saltati i codici antichi, ma.... Insomma, l'Albania ha ancora molta strada da percorrere, anche se sono stati fatti notevoli passi avanti. Che cosa può fare l'Italia? E l'Europa? "L'Italia è il principale partner economico dell'Albania", afferma Godo, "ma bisogna elaborare un piano strategico di sviluppo lungimirante.". "Anche l'Europa è stata generosa, ma poco efficiente", interviene Rando Devole. C'è un grande potenziale, una grande energia. Quel che serve ora è un legame "strutturato". In conclusione, gli Albanesi hanno bisogno di un "nuovo inizio", di fiducia e di speranza: serve una profonda interazione fra tutte le forze positive del Paese. ----------------------------- 2. Al Caffè Letterario Siamo a Roma al quartiere Ostiense, vicino agli ex Mercati Generali, al gazometro e al suggestivo Museo della Centrale Montemartini, con le candide statue antiche ambientate tra gli enormi macchinari neri della dismessa centrale elettrica. Il Caffè Letterario è uno spazio culturale progettato dagl architetti Vincenzo Pultrone e Alfredo Caporale, con arredi di design contemporaneo. Al centro dell'ampio locale c'è una pedana con un divano rosso e un pianoforte a coda. Di fronte c'è il lungo bancone del bar, intorno ci sono tavoli, sedie e divani profondi In questo locale si è svolto sabato 24 febbraio 2007 un evento italo-albanese organizzato da Occhio blu e condotto da Rando Devole: "Doppio sguardo - Una giornata di cultura tra esperienze e testimonianze". Era presente l'Ambasciatore d'Albania con il suo segretario. ![]() il logo di Occhio Blu Insieme ad un piccolo gruppo di amici del Circolo Bateson c'era anche il professor Giuseppe Davì, che ci ha voluto regalare una piccola cronaca dell'evento. Potrete trovarla nel suo blog. Ad un certo punto della serata, arrampicate sulla pedana e in precario equilibrio sul divanetto rosso insieme a Rando che ci intervistava, siamo intervenute anche Anna Rosa Iraldo ed io, per "raccontare" il nostro Progetto Albania. Il titolo del nostro intervento, che potete leggere per esteso, era: Con gli occhi dell'altra. La serata, arricchita dalla presenza di artisti albanesi (c'era anche il poeta Visar Zhiti...) si è conclusa con un buffet di specialità albanesi curato da Occhio blu. ![]() Con gli occhi del poeta ----------------------------- 3. La Festa dei/delle prof Sì, avete capito bene: c'è un Paese in cui si festeggiano (cosa impensabile in Italia) gli/le insegnanti, una festa tutta per loro celebrata ogni anno il 7 marzo: vengono offerti fiori, dolciumi, un rinfresco... Questo Paese è l'Albania. Il 7 marzo a Roma, festa all'Ambasciata. ![]() L'Ambasciatore Llesh Kola - foto: Bota Shqiptare Pippo Davì ed io, prof in pensione orgogliosi e innamorati del nostro mestiere, sotto una lieve pioggerellina andiamo a festeggiare con gli amici albanesi. Sull'autobus incontriamo Setki Cerekja, un professore albanese che era stato presente al Caffè Letterario e con il quale avevo chiacchierato a lungo in occasione della Conferenza sull'immigrazione. Entriamo un po' in anticipo, la pioggia aumenta. Inizia una simpatica serata, man mano arrivano gli invitati. C'è Anila con il suo sorriso, c'è la giornalista Irida Cami, che mi mostra la foto del suo bellissimo bambino. Dopo un po' Pippo ed io ci sentiamo a casa e chiacchieriamo animatamente: per fortuna gli Albanesi conoscono tutti l'italiano! ![]() Giuseppe (Pippo) Davì - foto: P.Musarra Ma una parola albanese l'abbiamo imparata anche noi, quando abbiamo fatto un brindisi alla cultura dei nostri due Paesi e ai successi degli studenti albanesi che si fanno onore in Italia: gëzuar! (cin cin!) I link: Il Circolo Bateson Il blog di Giuseppe Davì Il Progetto Albania su MeDea "Con gli occhi dell'altra" La Conferenza sull'immigrazione |
redazione e mise en page:
Paola Musarra
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