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Regione Lazio - Prima Conferenza sull'immigrazione
di
Paola Musarra



L'umanità somiglia a una pianta di zucche: se si scava, il gambo è unico
(Proverbio del Madagascar, da Paese che vai,
Proverbi delle Comunità immigrate)


Roma, 1-2 marzo 2007

Sono stata invitata a partecipare alla prima Conferenza Regionale sull'Immigrazione organizzata dalla Regione Lazio nella sua sede in via della Pisana 1301.

Due autobus, da un capolinea all'altro (scoprirò poi che c'erano delle navette gratuite dalla metro). Alle 10 in punto del 1° marzo raggiungo la sede della Regione in mezzo al verde, oltre il Grande Raccordo Anulare.

il logo della conferenza


Con questa Conferenza la nuova Amministrazione si propone, "per poter recepire ulteriori istanze", di sottoporre alle associazioni, alle comunità (e anche ai semplici cittadini in qualche modo coinvolti) una Proposta di legge sul tema dell'immigrazione.

Anzi, non una, ma due diverse Proposte di legge:
  • la prima, elaborata dalla Giunta, porta questo titolo: "Disposizioni per la tutela dell'esercizio dei diritti civili e sociali da parte dei cittadini stranieri immigrati nel territorio laziale". E' più strutturata e tende a definire e controllare l'esercizio dei diritti e dei doveri, istituendo, ad esempio, un Registro regionale delle associazioni, enti e organismi che operano a favore degli immigrati e che dovranno rispondere a determinati requisiti ed essere iscritti al Registro per ottenere finanziamenti regionali;
  • la seconda Proposta di legge, sottoscritta da alcuni Consiglieri di maggioranza e dal Presidente del Consiglio Regionale, porta questo titolo: "Interventi per la promozione dei diritti e la piena uguaglianza dei cittadini migranti " e propone forme di partecipazione attiva degli stranieri immigrati, anzi, dei "migranti" (le parole hanno un peso!), ad esempio, attraverso l'istituzione di un'Assemblea e la ridefinizione della Consulta con la presenza dei cittadini migranti (organizzati formalmente o no) in posizione maggioritaria.
Come si vede, le due Proposte rispecchiano abbastanza bene le "due anime" della sinistra, e sarebbe bene che confluissero in una sola (Proposta, non anima!). Almeno, questo è il mio auspicio, condiviso, a quanto pare, dalla maggioranza delle persone (più di trecento, moltissime donne) che hano partecipato alla Conferenza: esponenti delle comunità e delle associazioni (straniere, italiane e miste), dei sindacati, mediatori e mediatrici culturali...

H.Bedrossian, L'arca - da Paese che vai
H.Bedrossian, L'arca - da Paese che vai


Tutto un mondo variegato e agguerrito, che ha invaso gli spazi della Pisana, superando le previsioni degli organizzatori. Molta gente è rimasta in piedi durante la seduta plenaria del primo giorno ed è stato necessario prevedere due turni per alcuni dei gruppi di lavoro che, dopo un rapido pranzo alla mensa offerto dalla Regione, si tenevano nel pomeriggio, divisi in sessioni tematiche: Sanità, Lavoro, Sociale, Formazione, Casa.

Io ho scelto il gruppo sulla Formazione, presieduto dall'Assessora Sivia Costa, che ha raccolto dinamicamente più di trenta pertinentissimi e puntuali interventi. Sono state proposte modifiche agli articoli 11 e 12 del testo della Giunta (l'articolo 11 ci è stato sottoposto in una versione già modificata e arricchita), sui seguenti temi:
  • "Diritto allo studio e all'integrazione scolastica e culturale" (art.11);
  • "Formazione professionale e universitaria" (art.12)

Sarebbe impossibile riferire su tutti i temi trattati nel gruppo: la discussione è continuata il 2 marzo mattina, con numerosissimi interventi (molti non hanno fatto in tempo a parlare) e con le relazioni degli Assessori capogruppo.

Ci sono state alcune critiche. "Bisognava capovolgere l'ordine dei lavori", ha detto un consigliere immigrato di un municipio romano, "consultare prima la base, poi elaborare UNA Proposta e infine convocare la Conferenza per mettere a punto il testo della legge.". Altri si sono lamentati per il poco tempo a disposizione per leggere le Proposte e elaborare testi alternativi.

La Regione si è comunque impegnata a istituire "tavoli (reali o virtuali?) tematici permanenti" per successive consultazioni. Ritengo che sia utile seguire da vicino le vicende di questa Proposta di legge, visto che ci si offre l'opportunità di farlo.

logo della Regione


Per informazioni generali sui problemi sociali legati all'immigrazione potete consultare il sito della Regione: www.regione.lazio.it oppure rivolgervi alla Segreteria Organizzativa: confimmigrazione@regione.lazio.it.

Sul tema della Formazione (dall'inserimento dei bambini ai diversi livelli scolastici, al problema dei ragazzi nomadi, per non parlare dell'importantissimo tema riguardante l'istituzione di un albo (o due?) per i mediatori culturali) consultate il sito www.pubblicaistruzione.it oppure scrivete a questo indirizzo: redazione@sirio.regione.lazio.it.

Sulle politiche della Casa potete rivlgervi all'architetto De Carolis: adecarolis@regione.lazio.it.

Sul tema del Lavoro: rvittori@regione.lazio.it.

Sulla Sanità ha svolto una bellissima relazione (solitudine della donna migrante in gravidanza, madri sole con bambini, importanza dei mediatori sanitari, la salute in carcere, i lavoratori al nero infortunati...) il dottor Aldo Morrone del San Gallicano di Roma (ho scoperto poi che lavora anche a Sri Lanka per curare il disagio mentale post-tsunami): aldo.morrone@yahoo.it.

Per il quadro legislativo in cui si inserisce la Proposta di legge regionale potete scaricare da MeDea il famoso Titolo V della Costituzione, con le modifiche introdotte dalla legge costituzionale 18 ottobre 2001 n.3, la cosiddetta "mini-devolution" introdotta dal governo di sinistra, che attribuisce maggior potere alle Regioni rispetto al governo centrale.

Per avere un'idea delle vicissitudini della Legge regionale Emilia Romagna, accusata di incostituzionalità dal Consiglio dei Ministri del governo Berlusconi nel maggio 2004 (e successivamente ritenuta legittima con la sentenza n.300 del 7 luglio 2005, con la quale la Corte Costituzionale ha ribadito la piena competenza delle Regioni e degli Enti locali in materia di integrazione sociale dei cittadini stranieri), potete consultare il sito dell'ANIMI (Associazione Nazionale per lImmigrazione): www.animi.org oppure scrivete a questo indirizzo: presidenza@animi.org o alla segreteria: segreteria@animi.org, per richiedere il documento "Riflessioni sulla proposta di legge Regionale" [quella della Giunta]. C'è anche un tel./fax: 0971-273197.

Auguro buon lavoro a chi vuole (o deve) seriamente documentarsi.


Ringrazio il professor Setki Cerekja che mi ha regalato il volume citato Paese che vai - Proverbi delle Comunità immigrate, al quale ha attivamente collaborato.


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Paola Musarra  


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