Introduzione
Sono andata al convegno "Letteratura albanese, patrimonio d'Europa" che vi avevamo segnalato negli Eventi.
Vi ho già raccontato su MeDea altri miei incontri con l'albanese e gli albanesi: il primo appuntamento alla Casa delle Letterature, con la splendida voce della cantante arbëresh Silvana Licursi; le foto e la musica al Posto delle fragole, ancora musica al Teatro Orione, la poesia su Radio 3 Suite...
Anche questa volta la "fisicità" di questa lingua penetrante mi ha investito, identificandosi con la presenza degli autori e delle autrici e con la potenza delle loro immagini e delle loro idee, in un contatto corroborante e liberatorio.
Va detto inoltre che gli intellettuali albanesi presenti parlavano tutti l'italiano. E l'italiano che nasce in loro è libero da fumi accademici e da ammicamenti diplomatici.
La nostra lingua in bocca albanese si depura dalle scorie e ci ritorna, incandescente e primigenia, ricca di nuovi colori e di nuove possibilità espressive. Su questo punto è importante riflettere, se vogliamo davvero smettere di "parlare addosso" agli albanesi, e ascoltarli.
Ma torniamo al convegno.
L'iniziativa (che si inserisce nell'ambito dell'accordo tra la Casa delle Letterature e la Direzione per la Cooperazione e gli Affari Culturali del Ministero degli Affari Esteri) è stata promossa dall'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma e dalla Casa delle Letterature, in collaborazione con il Ministero della Cultura, Gioventù e Sport della Repubblica d'Albania, l'Istituto italiano di Cultura a Tirana e l'Associazione Culturale "Occhio blu", che ha offerto il supporto operativo per il collegamento tra le istituzioni e gli intellettuali.
Sono stati due giorni intensi di incontri e dibattiti fra i rappresentanti italiani delle istituzioni e delle case editrici e alcuni fra i più rappresentativi intellettuali albanesi, nella cornice di una interessante mostra fotografica sull'Albania del dopoguerra di Petrit e Beti Kumi.
Durante il convegno è stato presentato agli editori e ai traduttori italiani l'Asse 4 del progetto INTERREG III Puglia-Albania, incentrato su Turismo, Beni culturali e Cooperazione istituzionale.
Il progetto, che si propone di creare una cooperazione non episodica ma continuativa e dei partenariati stabili, può costituire un'occasione per il sostegno alla traduzione e alla diffusione della letteratura albanese.
Per seguire gli sviluppi del progetto, è stato creato un tavolo virtuale.