Paola - Come sono cambiati i negozi di Tirana in questi anni?
Anna Rosa - Dunque, i primissimi negozi che ho visto quando sono arrivata nel 1999 mi hanno dato proprio l'impressione della povertà, o comunque della scarsa disponibilità di beni, sia essenziali che "voluttuari". Già da allora, comunque mi aveva colpito il contrasto fra lo squallore della maggioranza dei negozi e il lusso di quelli che vendevano apparecchi sanitari… abbiamo già parlato di questo argomento, ricordi Zamira?
Tutti gli altri negozi (abbigliamento, tessuti, scarpe, borse, giocattoli…) erano davvero squallidi, almeno secondo i nostri criteri… comunque, c'erano poche merci, e di scarsa qualità. I giocattoli poi… Volevo comprare un giocattolo per il figlio della mia amica Silvia e… c'era un solo negozio di giocattoli in tutta Tirana.
Paola - E i supermercati, come erano?
Anna Rosa - I supermercati avevano poche merci, molto distanziate sugli scaffali: per esempio, solo due o tre tipi di detersivo…Qui in Italia ne abbiamo tantissimi, tanti prodotti per le pulizie di casa, forse troppi, è una cosa che non smette mai di sorprendermi, comunque…
Paola - Adesso, invece?
Anna Rosa - Guarda, già dalla fine del 2000, e poi sempre di più negli anni successivi, ci sono stati dei cambiamenti: sono nati nuovi supermercati con una discreta scelta di prodotti, soprattutto italiani, come biscotti, caffè, vini… Molti prodotti vengono dalla Puglia, evidentemente i produttori hanno trovato a Tirana un nuovo mercato.
Paola - Sono prodotti buoni?
Anna Rosa - Sì sì, io li compro spesso, solo che… ho l'impressione che siano soprattutto gli stranieri a comprarli!
Paola - Parlami delle vetrine…
Anna Rosa - Beh, ti ho già parlato dei palazzi ridipinti, dei parchi con aree molto ben attrezzate per i bambini… c'è insomma un desiderio di rendere più bella la città. E adesso anche i negozi cominciano a migliorare, nasce "il gusto delle vetrine". Pensa che c'è un negozio di lampadari in Ruga Kavajes con delle vetrine di un lusso straordinario: la mia amica Kristina mi ci ha portato apposta per farmelo vedere!
Paola - C'è anche a Tirana l'abitudine di andare a vedere le vetrine?
Anna Rosa - Certo! Donne e ragazze se ne vanno sottobraccio a passeggiare per le strade principali, proprio per guardare le vetrine…
Paola - Solo nelle strade principali?
Anna Rosa - Nelle stradine secondarie non c'è proprio niente: al massimo puoi trovare un piccolo negozio di frutta, un "alimentari"… Nelle strade principali invece i negozi sono tanti, anche se… c'è una cosa strana: molti negozi appaiono, scompaiono, ricompaiono, magari qualche strada più in là… c'è una grande mobilità. C'era per esempio un negozio dove compravo per mio marito delle camicie molto convenienti… sparito!
Paola - Forse vogliono sondare il mercato, vedere se un certo prodotto "tira" in una data zona. Secondo te, questo moltiplicarsi dei negozi dipende anche da un maggior benessere indotto dalle rimesse degli emigranti?
Anna Rosa - Certamente, e poi, sai, alcuni cominciano a tornare. Ho conosciuto un ragazzo che ha lavorato per molti anni in Italia (faceva un lavoro umile, credo che facesse il manovale…). Adesso è tornato a Tirana ed ha aperto una bella profumeria, con prodotti di marca. Il fratello è tornato in Italia a lavorare, per raggranellare un altro po' di soldi per il loro commercio. C'è quindi il desiderio e la necessità di un continuo scambio…
Paola - I negozi di abbigliamento sono aumentati?

Anna Rosa - Relativamente… anche se sono apparse le boutiques… la grafia delle insegne è davvero molto fantasiosa, lo puoi vedere dalla foto! Ah, guarda bene la foto: lo vedi a sinistra sotto la scaletta, il generatore?
Paola - ...
Anna Rosa - Aspetta, questo si vede meglio:

Sapessi che rumore, e che puzza!
Comunque, a parte questi inconvenienti, i prodotti sono migliorati come qualità e come gusto (sempre secondo i nostri parametri, sia ben chiaro!). Ma il vero boom c'è stato per i negozi di scarpe, scarpe italiane, naturalmente! Pensa che c'è un negozio di scarpe ogni tre o quattro negozi! Questo fenomeno però merita un discorso a parte...
Paola - Quali altri tipi di negozi hanno avuto uno sviluppo particolare ?
Anna Rosa - Sicuramente quelli che vendono cellulari, ce ne sono tantissimi, con vetrine ben fatte piene degli ultimi modelli di telefonini. Ho notato che in Albania la pubblicità dei cellulari insiste molto su slogan del tipo: "Noi vi avviciniamo", "Noi vi portiamo più vicino"…
Paola - Il telefonino è uno strumento di lavoro…
Anna Rosa - … e uno status symbol per i giovani… Lo comprano davvero tutti!
Ci sono poi negozi davvero molto belli, ma con dei prezzi talmente alti, che davvero io mi chiedo CHI vada a comprare lì… Parlavamo di negozi di giocattoli e prodotti per bambini: adesso ce ne sono due o tre, ma sono davvero inaccessibili! Passeggini lussuosi… Per non parlare poi dei negozi di arredamento, come il Comptoir de Paris, un grande negozio a più piani, una specie di Harrod's, sai; questo che vedi nella foto è uno dei tanti "piccoli" Comptoirs, non certo il più grande.

Una volta mi serviva una tovaglia, ma lì vendevano solo costosissime tovaglie in tela di Fiandra… Troppo care anche per un italiano all'estero, che viene considerato ricco!
Paola - Sarebbe interessante sapere chi sono i clienti…
Anna Rosa - Conosco UNA sola persona che compra lì, quella che mi ha consigliato di andarci! Ci sono poi negozi di gioielli, "argenteria italiana"…
Paola - Ma ci sono negozi "normali", che so, di casalinghi…
Anna Rosa - Ci sono molti negozi di oggetti per abbellire la casa: vassoi, vasi, centri tavola, composizioni di fiori secchi… Ah, a proposito di fiori, un altro segno di benessere: sono apparsi negozi di fiori freschi… uno veramente non è molto bello, i fiori stanno dentro celle frigorifere, sembra un obitorio! Per tornare ai casalinghi: una volta volevo comprare una padella antiaderente: beh, è stata una vera caccia al tesoro…
Paola - Se ho ben capito, mancano negozi di fascia intermedia, tipo UPIM…
Anna Rosa - E' così. E' difficile anche trovare, che so, degli asciugamani di spugna per tutti i giorni… ne trovi di lussuosi con greche, fasce ricamate…
Ti confesso che le mie preferenze per gli acquisti vanno ad una stradina, che è come un piccolo suk. Certo, la qualità non è un gran che, la merce è tutta ammucchiata, non ci sono vetrine… però lì ho trovato gli asciugamanini di spugna per tutti i giorni e la padella che non attacca!
Paola - Ma che cosa volevi dirmi delle scarpe?
Anna Rosa - Dunque le scarpe...


Che vuol dire "consumismo"?