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Per una nuova immagine 
delle donne albanesi

Un progetto
di
Anna Rosa Iraldo e Paola Musarra
Decima parte




Sommario

La lingua nascosta

Ogni volta che Anna Rosa torna dall'Albania guardiamo e scegliamo insieme le foto che ha scattato, mentre lei le arricchisce con i suoni e gli odori che ha percepito.

Ascoltiamo insieme le cassette con le registrazioni delle interviste alle donne albanesi.

Il nostro passato di insegnanti ci rende molto sensibili alle voci: il corpo traspare dalle pause, dalle velature, dal respiro disteso o trattenuto, dalle piccole risate, dai colpi di tosse.

Si sente subito se una storia è già stata raccontata, oppure se sta emergendo faticosamente proprio in quel momento, se i ricordi dolorosi sono stati "messi in forma" da tempo, oppure se hanno ancora punte laceranti non domate.

Ma....

C'è un grosso "ma": le donne intervistate non parlano nella "loro" lingua. Ai numerosi filtri di cui parlavamo all'inizio del nostro lavoro, ne va aggiunto un altro molto importante: le donne parlano con Anna Rosa in italiano o in inglese.

E l'albanese dov'è?

dizionarietto

Accoccolate in mezzo ad un mare di foto, trascrizioni, cassette e cartine geografiche sparse sul letto, ci interroghiamo su questa lingua nascosta, più o meno occultata, che a tratti si rivela attraverso uno strano giro sintattico, un diverso aspetto del verbo, un aggettivo imprevisto o un improvviso silenzio - quando la lingua aliena non soccorre.

La nostra preparazione professionale ci fornisce strumenti di analisi raffinati, ma - come dire? - troppo pesanti. Accademicamente e/o didatticamente pesanti. Abbiamo poca voglia di scaricarli su questo fragile miracolo che si crea da bocca a orecchio di donna, fino a materializzarsi in pixel colorati sullo schermo.

D'altronde, la consapevolezza linguistica che i nostri studi ci hanno dato non può essere cancellata. Decidiamo quindi di comune accordo di accendere una spia in più sul nostro cruscotto, destreggiandoci tra intuizioni, esperienze, percezioni e riferimenti bibliografici per comunicare anche a voi le nostre riflessioni.

Anna Rosa e Paola

Pegaso
di Paola Musarra

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mise en page: 
pmusarra

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